In un precedente articolo del nostro blog ci siamo concentrati sull’importanza del gas refrigerante e su quali indicatori possono farci capire che esso manca all’interno dell’impianto di climatizzazione, come un condizionatore che non raffredda.
Nello spiegare questo concetto, abbiamo fatto menzione ad un procedimento denominato “vuoto al condizionatore”.
Cosa s’intende per vuoto al condizionatore, e perché questa procedura è così importante per la salute del dispositivo e dell’impianto?
Vediamolo insieme.
In cosa consiste il vuoto al condizionatore
Con l’espressione vuoto al condizionatore si fa riferimento ad una procedura fondamentale in fase di installazione di un nuovo impianto, finalizzata alla rimozione di qualsiasi traccia di acqua, umidità, olio o altri elementi che potrebbero comprometterne la funzionalità.
Sulla necessità o meno di praticare il vuoto all’impianto c’è un ampio dibattito nel settore, con alcune fazioni contrapposte che sostengono, da un lato, la sua importanza sempre e comunque, anche durante interventi manutentivi, dall’altro ne riconoscono l’utilità solo in fase di installazione, e in particolare quando la distanza tra lo split interno e l’unità esterna è più ampia.
In effetti, il vuoto al condizionatore riguarda l’impianto, nello specifico i tubi di mandata e di ritorno, al cui interno circola il gas refrigerante. Maggiore è la distanza tra lo split interno e l’unità esterna, più lunghi saranno i tubi.
Secondo alcuni, un impianto nel quale la distanza tra lo split interno e l’unità esterna consiste nella parete perimetrale dell’abitazione, non necessita di un vuoto, mentre per altri non fa differenza. Andrebbe effettuato sempre, a prescindere.
Perché effettuare il vuoto al condizionatore
Mettendo un attimo da parte le posizioni degli installatori, è importante spiegare perché è importante effettuare il vuoto al condizionatore e qual è la sua funzione.
Come abbiamo accennato prima, il vuoto al condizionatore serve a rimuovere eventuali accumuli di acqua o altri liquidi che, a contatto con il gas refrigerante, si ossidano e solidificano, creando possibili impedimenti alla regolare circolazione dello stesso.
Ricordiamo, come abbiamo spiegato abbondantemente nell’articolo dedicato al gas refrigerante, che un impianto eseguito a regola d’arte è a tenuta e a circuito chiuso, questo vuol dire che nulla può uscire o entrare in o dai tubi.
Detto questo, a causa di un intervento maldestro, una micro perdita, un difetto di fabbricazione, un danno provocato da terzi, la tenuta dell’impianto potrebbe venire meno, favorendo o la fuoriuscita del gas refrigerante o la formazione di umidità.
In entrambi i casi, il condizionatore potrebbe non funzionare in modo adeguato o non funzionare affatto.
Effettuare il vuoto al condizionatore – ad esempio, prima di fare una ricarica di gas refrigerante o quando si sposta uno split da una stanza ad un’altra – può fare la differenza tra un dispositivo funzionante e uno danneggiato, magari in modo irreversibile.
Come si effettua il vuoto al condizionatore
Per effettuare il vuoto al condizionatore si consiglia vivamente il ricorso ad un tecnico specializzato, il quale dispone non solo delle attrezzature necessarie, ma anche della conoscenza approfondita della procedura.
È necessario scollegare lo split interno o gli split, munirsi di una pompa a vuoto, uno strumento con il quale si può rimuovere ogni residuo di liquido e umidità dai tubi e mettere a pressione l’impianto, e un manometro, che si attacca con un raccordo all’inizio dei tubi, quindi quelli presenti sull’unità esterna, per verificare la pressione dell’impianto (che varia a seconda del tipo di gas refrigerante utilizzato).
Ricordati che, se l’intervento viene eseguito su un condizionatore già in funzione, all’interno dei tubi è presente il gas refrigerante, che è una sostanza altamente inquinante.
Quindi, quando si procede al vuoto del condizionatore, è importante raccogliere il gas refrigerante, evitando così di disperderlo nell’ambiente.
Se l’impianto è composto da più split interni, la procedura, com’è facile intuire, richiede più tempo.