Quale caldaia scegliere? Si tratta di una di quelle domande da “64 mila dollari”, alla quale è molto difficile dare una risposta definitiva.
Purtroppo, come spesso accade con i dispositivi elettronici, l’offerta è davvero molto ampia, e la scelta è frutto di una valutazione di numerose variabili.
Questo vuol dire che decidere quale caldaia scegliere è molto più complesso di quanto si potrebbe pensare, e anche se la tentazione generale è demandare la scelta all’installatore di turno, forse è il caso di acquisire un po’ di informazioni in merito.
Quindi, come abbiamo già fatto in un precedente articolo dedicato alle varie tipologie di climatizzatori, vediamo insieme quali sono le caldaie oggi disponibili sul mercato.
Quale caldaia scegliere: le tipologie disponibili
Se devi acquistare una caldaia per la prima volta, sei costretto a sostituire quella attuale, ormai obsoleta o guasta, oppure vuoi approfittare dei bonus per l’efficienza energetica e del Conto Termico, è importante conoscere la differenza tra una soluzione e l’altra.
Non ci riferiamo, attenzione, ai modelli o ai marchi di produttori, ma delle tipologie di caldaie disponibili.
Sono le seguenti:
- Caldaie convenzionali
- Caldaie da incasso
- Caldaie a basamento
- Caldaie a condensazione
- Caldaie a pellet
- Caldaie ad accumulo
- Pompe di calore ibride.
Approfondiamo la conoscenza di queste soluzioni in dettaglio, fornendoti così una guida all’acquisto utile a rispondere alla domanda: quale caldaia scegliere?
1. Caldaie convenzionali
Con caldaie convenzionali ci riferiamo ai dispositivi ai quali siamo abituati, e che con ogni probabilità abbiamo installati in casa, e che potremmo in qualche modo definire “tradizionali”.
Si tratta, quindi, della classica caldaia installata in casa per produrre acqua calda sanitaria e per i riscaldamenti centralizzati.
Il suo funzionamento è molto semplice, e si basa sulla presenza di due circuiti, uno al cui interno confluisce l’acqua, l’altro nel quale circola il gas (di solito metano), che, tramite la combustione, riscalda l’acqua per l’uso domestico.
Dal settembre del 2015, con l’approvazione della direttiva Europea 2009/12/CE, le caldaie convenzionali non vengono più prodotte, ma è ancora possibile averla in casa, se installata prima di quella data.
Per installare, oggi, una caldaia convenzionale è necessario il rispetto del valore di rendimento stagionale non inferiore a 75%, richiesto dalla legge nazionale, e l’allacciamento a canne fumarie collettive ramificate.
La ragione alla base di questa messa fuori produzione è da individuare nelle emissioni in atmosfera dei gas di scarico, frutto della combustione del gas.
Come vedremo parlando delle caldaie a condensazione, questi fumi potrebbero essere, in realtà, utilizzati per produrre calore aggiuntivo, migliorando efficienza energetica e emissioni.
2. Caldaie da incasso
Con l’espressione caldaie da incasso si fa riferimento ad una modalità di installazione, oltre che a caratteristiche intrinseche del prodotto.
Come suggerisce il termine stesso, una caldaia da incasso è un prodotto che va installato sul muro esterno dell’abitazione, ma ad incasso, in modo da occupare una rientranza predisposta in fase di costruzione dell’edificio.
La caldaia da incasso viene poi protetta da una cassa di contenimento, una sorta di armadio a scomparsa, che la protegge, appunto, dalle intemperie.
Se ti stai chiedendo quale caldaia scegliere, questa ad incasso è una soluzione particolarmente indicata laddove ci fosse uno spazio ridotto per l’installazione della caldaia, o per edifici con norme condominiali o vincoli urbanistici particolari, un po’ come accade per i condizionatori senza unità esterna.
Ecco un esempio di caldaia da incasso, la Baxi Luna Air.
A tal proposito, ti invitiamo a consultare la nostra Guida per scoprire prezzi e modelli delle caldaie a condensazione Baxi.
3. Caldaie a basamento
Le caldaie a basamento sono meno diffuse rispetto a quelle, ad esempio, a condensazione, e presentano due caratteristiche peculiari:
- non vengono installate alla parete, ma al pavimento;
- hanno dimensioni importanti rispetto alle caldaie a cui siamo abituati.
La prima caratteristiche giustifica il nome utilizzato per indicare questa tipologia di prodotto. Infatti, con caldaia a basamento si fa riferimento proprio al fatto che viene installata a terra.
Le dimensioni importanti, invece, sono il risultato della presenza, al loro interno, di un bollitore, che favorisce la produzione di una quantità ingente di acqua calda.
Per questo motivo vengono spesso destinate al mercato industriale e/o commerciale, e solo in minima parte a quello residenziale, limitandosi alle case di grandi dimensioni o ai nuclei familiari particolarmente numerosi.
4. Caldaie a condensazione
Eccoci giunti alla tipologia di caldaia più diffusa e consigliata oggigiorno, le caldaie a condensazione.
Come accennato prima, le caldaie tradizionali sono caratterizzate da significative perdite del sistema, ovvero la potenza termica utile risulta inferiore alla potenza termica del focolare, a causa delle dispersioni di calore che avvengono attraverso il mantello isolante e, per la maggior parte, attraverso i fumi che fuoriescono ancora caldi dal camino.
In poche parole, si disperde calore utile nell’atmosfera, che altrimenti potrebbe essere riutilizzato per l’acqua calda ed i termosifoni.
È quello che fanno le caldaie a condensazione, impianti termici che riescono ad ottenere rendimenti superiori al 100%, grazie alla loro capacità di recuperare gran parte del contenuto energetico proprio dei fumi di combustione.
Per meglio comprendere quanto appena spiegato, può essere utile questa rappresentazione grafica elaborata dal CNA Energia.

Il calore liberato dalla combustione prodotta in una caldaia avviene mediante il suo trasferimento dai fumi di combustione al fluido termovettore.
Tutto questo si traduce in un vantaggio economico per il consumatore, grazie ad una migliore efficienza energetica della caldaia, e in un vantaggio per l’ambiente, con una minore emissione di fumi nell’atmosfera.
Per questo motivo, da qualche anno le caldaie a condensazione sono diventate il nuovo standard, la scelta più adatta nella stragrande maggioranza dei casi.
5. Caldaie a pellet
Il pellet, applicato al riscaldamento domestico, ha avuto un boom considerevole nei primi anni del nuovo millennio, portando ad una diffusione consistente di stufe e, in misura minore, di caldaie a pellet.
Queste ultime, in effetti, non hanno avuto la stessa fortuna delle stufe a pellet, ma occupano comunque un ruolo nel mercato delle caldaie.
In pratica, le caldaie a pellet presentano le medesime applicazioni di quelle a gas, con la differenza di essere alimentate, appunto, a pellet.
Alle caldaie a pellet si affiancano anche i bruciatori a pellet, che vengono utilizzati per convertire le caldaie a gas e metano, cambiando, di fatto, il combustibili impiegato.
6. Caldaie ad accumulo
In cosa consistono le caldaie ad accumulo? Per spiegarti l’utilità di una soluzione del genere è sufficiente porti una domanda: quanta acqua sprechi in attesa del raggiungimento della temperatura desiderata?
In effetti, le caldaie classiche funzionano su richiesta; si apre il rubinetto dell’acqua calda, la calda si aziona e la riscalda.
Questa operazione richiede qualche secondo, con un duplice svantaggio: si consuma acqua inutilmente e si deve attendere prima di potersi lavare.
Con le caldaie ad accumulo tutto questo non accade, grazie alla presenza di un serbatoio di acqua calda pronta all’uso, immediatamente.
Gli svantaggi di una caldaia ad accumulo consistono nelle dimensioni del dispositivo, superiori alle caldaie classiche, e nel prezzo.
7. Pompe di calore ibride
Una soluzione più evoluta e sofisticata, molto utilizzata nei nuovi complessi residenziali ad elevata efficienza energetica, è rappresentata dai sistemi a pompa di calore ibrida.
Si tratta di sistemi pensati sia per il riscaldamento in inverno sia per il raffrescamento in estate, attraverso una sorta di fusione tra la tecnologia alla base del climatizzatore e la caldaia.
Questi impianti a pompa di calore ibrida sono composti da due unità:
- unità interna a condensazione;
- unità esterna motocondensante.
Per semplificare, devi immaginare due elementi, uno molto simile ad una semplice caldaia condensazione, l’altro uguale all’unità esterna di un climatizzatore.
In estate, la pompa di calore rinfresca gli ambienti, mentre in inverno li riscalda.
Grazie alla sua integrabilità con diverse energie rinnovabili – come i pannelli fotovoltaici, i bollitori e gli impianti solari termici – garantiscono una maggiore efficienza energetica, una ottimizzazione della gestione e un aumento del benessere termico.
Quindi, quale caldaia scegliere?
In questa nostra guida all’acquisto abbiamo provato a rispondere alla domanda “quale caldaia scegliere”, ma è evidente che ogni esigenza richiede valutazioni specifiche.
Per questo motivo, ti invitiamo a contattarci per approfondire la questione, e individuare la migliore caldaia per te e la tua casa.