La caldaia viene impiegata per la produzione di acqua calda sanitaria e per i riscaldamenti, e la gestione della temperatura desiderata o consigliata è importantissima. Di conseguenza, è necessario sapere come impostare il termostato della caldaia.
Mentre con i climatizzatori utilizziamo il telecomando, o con alcuni modelli più evoluti una comoda app sul proprio dispositivo mobile, le caldaie presentano un pannello di controllo sulla parte frontale dell’apparecchio.
Però, la maggior parte dei modelli prevedono anche l’integrazione con un termostato o cronotermostato, alcuni già compresi, altri opzionali, da installare dentro casa.
Si tratta di un supporto molto utile, soprattutto quando la caldaia è installata all’esterno; accedere al pannello di controllo sulla stessa ci costringerebbe a esporci al freddo a alle intemperie.
Vediamo insieme come impostare il termostato della caldaia, e perché è importante farlo in modo adeguato.
Termoregolazione della caldaia: le varie opzioni
Fino a qualche anno fa il termostato della caldaia installabile in casa era un dispositivo molto semplice, con un pulsantino di accensione/spegnimento e una rotellina con la temperatura.
Oggi, con l’avanzamento tecnologico, il mercato offre davvero tantissime soluzioni, dalle più basiche alle più complesse, come i moderni cronotermostati, che oltre alla gestione della temperatura consentono anche l’impostazione di orari e periodi di spegnimento e accensione, con una interfaccia digitale.
Sul nostro e-commerce, nella sezione dedicata ai cronotermostati, puoi trovare decine di modelli, dal più economico al più sofisticato, dotato anche di connessione Wi-Fi e gestione da remoto.
Altrimenti, puoi dare uno sguardo alla nostra guida ai migliori termostati e cronotermostati per la gestione della caldaia.
Perché è importante impostare il termostato della caldaia correttamente?
Il comfort termico passa anche attraverso la nostra capacità di riscaldare gli ambienti in inverno.
Le opzioni sono diverse; puoi utilizzare il climatizzatore, nel qual caso ti consigliamo di leggere il nostro articolo su come impostare il climatizzatore in inverno.
Magari vivi in un immobile dotato di riscaldamento centralizzato; in questo caso ti consigliamo di evitare l’acquisto di una caldaia e puntare su uno scaldabagno a condensazione per la produzione di acqua calda sanitaria.
Infine, puoi vivere in una casa con riscaldamento autonomo; ecco che la caldaia, e la regolazione della temperatura, ricoprono un ruolo centrale.
Se non sai quale caldaia scegliere, ti invitiamo a consultare la nostra Guida ai prezzi e modelli Baxi o dare uno sguardo alle caldaie Rinnai a condensazione.
Una temperatura elevata potrebbe tradursi in un consumo eccessivo di combustibile (GPL, Metano o Propano), con conseguente spreco di risorse e bollette salate, senza dimenticare il disagio climatico da essa derivante.
In effetti, produrre acqua sanitaria troppo calda, bollente, non è necessario, così come settare la temperatura dei termosifoni a temperatura eccessive è controproducente.
Vivere in un ambiente chiuso con temperature tropicali, mentre fuori la colonnina di mercurio si avvicina allo zero (o meno, in alcuni casi) vuol dire stare male in casa ed esporsi ad uno shock termico molto pericoloso quando si esce.
Quale temperatura impostare per acqua calda e riscaldamenti
Per capire come impostare il termostato della caldaia è necessario conoscere due dati essenziali:
- la temperatura dell’acqua calda sanitaria;
- la temperatura dei riscaldamenti alimentati dalla caldaia (termosifoni, scaldasalviette, termoconvettori, ecc…).
Quindi, quale temperatura bisogna impostare per l’acqua calda sanitaria e per i riscaldamenti?
- la temperatura ideale per l’acqua calda sanitaria è compresa tra i 45 °C e i 55 °C. Una temperatura inferiore non consentirebbe il raggiungimento di una sensazione di comfort sotto la doccia, mentre una superiore renderebbe necessaria la miscelazione con acqua fredda per evitare scottature. Inoltre, una temperatura più elevata favorisce la formazione di calcare, con i disagi che questo comporta;
- la temperatura dei riscaldamenti, invece, si assesta in media tra i 60 e i 70 °C per gli impianti tradizionali, mentre per il riscaldamento a pavimento è sufficiente una temperatura molto inferiore, compresa tra i 25° e i 30°. Ne consegue che un impianto di riscaldamento a pavimento genera un consumo energetico molto inferiore, in particolare se si utilizza una caldaia a condensazione. A tal proposito, ti invitiamo a consultare la nostra guida all’acquisto alle migliori caldaie a condensazione.
Nell’impostare il termostato della caldaia, in particolare per quanto riguarda il riscaldamento, si consiglia di tenere sempre bene a mente le raccomandazioni fornite dall’ENEA.
Nello specifico:
- la normativa consente una temperatura fino a 22 gradi, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario;
- per ogni grado abbassato si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile;
- il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia.
Se vuoi ottimizzare i consumi e ottenere il massimo comfort termico, puoi seguire le indicazioni fornite in questo articolo.