L’utilizzo del climatizzatore in estate, quando il caldo si farà sentire, risulta spesso necessario, sia in casa che negli uffici, locali commerciali e luoghi pubblici.
Prima di accendere il condizionatore, soprattutto dopo un periodo di inattività lungo, si consiglia di effettuare una pulizia accurata del dispositivo, per rimuovere polvere, batteri e altre impurità.
A tal proposito, ti rimandiamo al nostro articolo nel quale ti spieghiamo come procedere.
Lo trovi qui.
Il pericolo delle ondate di calore
Con l’arrivo del caldo asfissiante estivo. i notiziari e i giornali non fanno altro che sottolineare i rischi connessi alle cosiddette ondate di calore, particolarmente pericolose per le persone anziane.
Cosa sono le ondate di calore?
Semplificando, si verificano quando la temperatura esterna, così come il livello di umidità, è così alta da impedire al nostro corpo di disperdere calore verso l’esterno, provocando vari disturbi.
Il Ministero della Salute ha creato il “Sistema nazionale di sorveglianza, previsione e allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione”, attivo dal 2014, che emette un bollettino quotidiano nei mesi estivi, seguendo uno schema basato sul livello di rischio:
- Livello 0 – Condizioni meteorologiche che non comportano rischi per la salute della popolazione;
- Livello 1 – Pre-allerta. Condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore;
- Livello 2 – Temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione, in particolare nei sottogruppi di popolazione suscettibili;
- Livello 3 – Ondata di calore. Condizioni ad elevato rischio che persistono per 3 o più giorni consecutivi.
Puoi consultare il bollettino qui.
L’importanza di evitare shock termici
Tutti noi siamo portati ad accendere il climatizzatore in estate, quando fa molto caldo, impostando una temperatura desiderata molto bassa (quindi fredda), per contrastare gli effetti dell’afa.
Si tratta, purtroppo, di un grave errore, capace di compromettere la nostra salute tanto quanto le ondate di calore.
In effetti, se la differenza tra la temperatura al chiuso, quindi in casa o in ufficio, e all’aperto, è troppo netta, si rischia di andare incontro ad uno shock termico quando, per un motivo o per un altro, saremo costretti ad uscire verso l’esterno.
Questo sbalzo di temperatura netto può farci accusare l’ondata di calore in modo maggiore rispetto al normale, aumentando i rischi per la salute.
Migliorare il microclima in casa
L’utilizzo del climatizzatore in estate dovrebbe essere subordinato alla conoscenza di alcuni parametri, che compongono il cosiddetto microclima delle abitazioni.
I parametri sono essenzialmente tre:
- temperatura;
- umidità;
- ventilazione.
In effetti, se la temperatura non è particolarmente alta, ma il tasso di umidità invece è elevato, potrebbe essere più utile impostare il climatizzatore in modalità deumidificatore, migliorando la sensazione di benessere in casa.
Se, invece, la casa ha una buona ventilazione, si potrebbe optare per una apertura delle finestre per favorire un ricambio di aria, almeno nelle ore più fresche della giornata, evitando così di consumare elettricità inutilmente.
Con questo ci riferiamo, quindi, alla ventilazione naturale. Se, invece, parliamo di ventilatori da ambiente, possono essere utili per migliorare la percezione del calore, ma non hanno nessun impatto sul miglioramento del microclima dell’abitazione o ufficio.
Inoltre, quando la temperatura in casa supera i 32°, l’azione di un ventilatore risulta addirittura controproducente.
Veniamo, ora, alla temperatura, quindi alla corretta impostazione del climatizzatore in estate.
Come usare correttamente il climatizzatore in estate
Abbiamo accennato nell’introduzione a questo articolo l’importanza di effettuare una corretta pulizia del climatizzatore prima di utilizzarlo dopo un lungo periodo di inattività.
In effetti, senza questo passaggio preventivo, l’utilizzo del dispositivo potrebbe aumentare i rischi per la salute, invece di diminuirli.
Affinché gli impianti di aria condizionata possano essere efficaci nel ridurre i rischi per la salute da esposizione a ondate di calore, e per limitare i consumi energetici, il Ministero della Salute raccomanda poche e semplici regole:
- chiudere le finestre durante l’uso dei condizionatori;
- oscurare gli ambienti, con tende, persiane, tapparelle, per ridurre l’esposizione solare;
- come accennato prima, evitare di impostare una temperatura in casa troppo bassa rispetto all’esterno. Il consiglio è di mantenere la temperatura intorno ai 25-27°. In questo modo si evitano sbalzi termici e consumi eccessivi;
- è buona norma coprirsi quando si passa da un ambiente caldo ad uno più fresco;
- come spiegato prima, se l’umidità è alta ma la temperatura mite, si può utilizzare il deumidificatore per migliorare il comfort ambientale;
- mantenere la velocità dell’aria inferiore a 0,15 m/s;
- gli split devono essere collocati ad una distanza adeguata;
- le unità esterne devono essere collocate in una posizione idonea per evitare ricircoli di aria viziata:
- quando il climatizzatore è acceso, si consiglia di evitare l’utilizzo di altri elettrodomestici ad alto consumo, come la lavatrice ad esempio;
- nelle ore più calde della giornata è consigliato evitare l’utilizzo di forni, fornelli, ferro da stiro, e altre fonti di calore;
- si consiglia di verificare, o far verificare ad un tecnico specializzato, i livelli di fluido refrigerante e lo stato di conservazione del compressore dell’impianto di condizionamento.
Come vedi, si tratta di consigli di buon senso, alcuni magari un po’ più tecnici (vedi velocità dell’aria), tutti di facile applicazione pratica.
In vista dell’estate, segui le raccomandazioni del Ministero della Salute per evitare rischi inutili.
Per approfondire, puoi consultare questo opuscolo.